- 1 Quanto conta il rivestimento? L’importanza di una buona scelta
- 2 I materiali adoperati: ceramica, tormalina e titanio
- 3 I brand e i costi

A quale donna non piace sfoggiare una chioma in ordine e ben curata, con splendidi riccioli che regalano volume ed eleganza? Da sempre i capelli sono infatti un indubbio simbolo di bellezza, e poterli mostrare al meglio non può che essere gradito, specie in determinate occasioni della vita quotidiana, quando si vuole mostrare un look diverso dal solito.
Il parrucchiere non è l’unica soluzione perseguibile, vuoi per un motivo vuoi per un altro. E cosa fare allora? Rinunciare? Assolutamente no, perché in commercio è possibile trovare un pratico dispositivo, semplice da usare, con cui realizzare, comodamente in casa propria, l’acconciatura che più si desidera.
Boccoli e onde definite non saranno più solo un sogno, ma pura realtà, per una messa in piega elegante che sicuramente non passerà inosservata. Non resta dunque che scegliere il dispositivo “migliore”, quello cioè più indicato per sé stessi. Una scelta che tuttavia potrebbe risultare tutt’altro che agevole, alla luce delle diverse opzioni disponibili, specie per chi è al suo primo acquisto.
Importante è allora affidarsi a ben precisi parametri, di aiuto perché la scelta stessa sia effettivamente aderente alle esigenze individuali. Ed uno di detti parametri, di indubbio rilievo, è rappresentato dal rivestimento. Scopriamo dunque in questa trattazione quali sono i materiali usati per creare gli arricciacapelli .
Quanto conta il rivestimento? L’importanza di una buona scelta
In sede di acquisto di un arricciacapelli sono diversi gli aspetti da tenere presente, perché il prodotto in questione sia quello di cui si era alla ricerca, e perché esso sia qualitativamente valido. Tra questi, il rivestimento ha un ruolo di assoluta importanza, in considerazione del fatto che si è in presenza di un apparecchio a diretto contatto con la propria chioma, ed impedire che essa possa essere danneggiata si profila come un punto che merita la massima attenzione.
Ciò spiega allora il motivo per il quale, differentemente dal passato, i materiali di realizzazione dell’arricciacapelli sono oggi materiali che scongiurano il rischio di possibili stress termici per la capigliatura, esercitando invece un’azione di maggiore delicatezza.
Il metallo, utilizzato precedentemente, pur essendo vantaggioso dal punto di vista economico, non lo era per la capigliatura stessa: questo materiale infatti, una volta raggiunte temperature assai elevate tendeva a rovinare i capelli, sfibrandoli e favorendo la formazione di doppie punte e la perdita di brillantezza. Con la possibilità – non da ultimo – di bruciarli addirittura con il trascorrere del tempo.
Ecco allora che il metallo è stato abbandonato, a favore di materiali che hanno a cuore le chiome, nello specifico la ceramica, la tormalina e il titanio. Conosciamoli un po’ meglio nel paragrafo che segue.
I materiali adoperati: ceramica, tormalina e titanio
Ceramica, tormalina e titanio sono i principali materiali adoperati per la creazione degli arricciacapelli. Quali sono le loro caratteristiche distintive? Presto detto.
Dalla grande fluidità e scorrevolezza tra le chiome, la ceramica assicura un’omogenea distribuzione del calore e riduce lo stress termico. Mentre la tormalina, che conferisce maggiore solidità alla struttura, aumenta l’azione della ceramica e si caratterizza per un effetto ionizzante naturale, oltre a rendere più brillanti i capelli. Leggero ed ipoallergenico è infine il titanio, un materiale in grado di raggiungere temperature elevate senza danneggiare i capelli stessi, e adatto soprattutto a quelle capigliature più difficili da gestire.
Diversi arricciacapelli presenti in commercio associano poi ai materiali ora illustrati altre sostanze benefiche per i capelli, come la cheratina, l’olio di Argan e le proteine della seta, che idratano e nutrono la chioma.
I brand e i costi
Ceramica, tormalina e titanio rappresentano – come or ora messo in evidenza – i materiali comunemente utilizzati nel rivestimento di un arricciacapelli. Un aspetto, quello dei materiali, che detiene un ruolo di primo piano al momento della scelta, perché i capelli siano adeguatamente protetti.
Ma verso quali brand indirizzarsi? Quali valutare in sede di acquisto? Tra i più apprezzati troviamo nomi come Babyliss, Remington ed Imetec ad esempio, che offrono, tra l’altro, prodotti rientranti in differenti fasce di prezzo, così da assecondare le molteplici esigenze. Ma sono da citare anche Braun, Philips e Rowenta, che si caratterizzano altresì per un pronto servizio di assistenza nella fase successiva alla vendita.
Ed i costi? Che cifra deve mettersi in preventivo se si decide di portare a casa un apparecchio della tipologia in esame? Anche in questo caso, come in quello delle marche, le opzioni sono numerose e tengono in considerazione le singole necessità: l’intervallo di prezzo è infatti compreso, orientativamente, tra circa 15-20 Euro e importi superiori a 200 Euro, a seconda dello specifico arricciacapelli in questione e delle sue caratteristiche. In modo tale che ogni utente possa veicolare l’acquisto in direzione di quel prodotto che, considerato nel suo insieme, più faccia al caso proprio.