- 1 Guida all’acquisto: forma e dimensioni
- 2 Materiali e tecnologia
- 3 Temperatura e funzioni
- 4 Sicurezza e praticità d’uso
- 5 Brand e costi
Permette di realizzare ricci e onde definite in pochi minuti, rivelandosi così una valida alternativa all’appuntamento dal proprio parrucchiere di fiducia. L’arricciacapelli è sempre più apprezzato e presente nelle case, perché riesce a dare un nuovo aspetto alla propria chioma, che appare in ordine e curata nelle diverse occasioni della vita quotidiana. E poi è da pratico e facile da utilizzare, un altro punto a suo favore. Senza contare le diverse tipologie con cui è presente in commercio, così da venire incontro alle necessità di ciascun utente.
Fondamentale è infatti, al momento dell’acquisto, indirizzarsi verso quell’apparecchio che effettivamente risponda al caso proprio. Ma come procedere al riguardo? Affidandosi a ben precise linee-guida, di grande aiuto per l’acquisto stesso. Scopriamo allora in questa sede i dieci fattori decisivi per la scelta dell’arricciacapelli , proseguendo insieme nella lettura.
Guida all’acquisto: forma e dimensioni
Forma e dimensioni del dispositivo incidono sul tipo di acconciatura ottenibile, ragion per cui rappresentano un aspetto di grande importanza al momento della propria scelta. Si distinguono, al riguardo, diverse tipologie di arricciacapelli, in cui il diametro e la lunghezza variano per far fronte alle diverse esigenze: a seconda delle dimensioni dell’elemento riscaldante si potrà infatti intervenire su capigliature dai tagli differenti, creare ricci di maggiore o minore definizione e con un effetto naturale.
Fatta questa premessa, sono disponibili i seguenti dispositivi:
- arricciacapelli cilindrico, il più noto e adoperato, dalla forma appunto cilindrica e con un diametro variabile, determinante il tipo di boccolo o onda realizzabile;
- arricciacapelli conico, dalla forma più larga alla base e più sottile alla punta, indicata per chi desidera riccioli stretti ma a spirale. Anch’esso con diametri diversi;
- arricciacapelli multistyler, che vede la presenza di diversi pezzi dai diversi diametri montati sul manico, per poter creare più pettinature;
- arricciacapelli costituito dai due o più cilindri riscaldati, adatto a realizzare onde più o meno ampie, in base al singolo diametro.
- arricciacapelli automatico, dalla struttura a “scatola” tondeggiante che aspira i capelli, lasciando che il dispositivo faccia tutto da sé.
Materiali e tecnologia
Nella scelta di un arricciacapelli i materiali e la tecnologia alla base del funzionamento giocano un ruolo determinante: influenzano infatti il funzionamento stesso del dispositivo e la delicatezza di quest’ultimo sui capelli, oltre al risultato ottenibile ed al costo finale.
Per quanto concerne i materiali, i più comunemente utilizzati sono la ceramica, la tormalina e il titanio, tutti tesi a preservare la salute dei capelli. In particolare, la ceramica diffonde uniformemente il calore tra i capelli e riduce lo stress termico, la tormalina aumenta l’azione della ceramica ed ha un effetto ionizzante naturale, il titanio è leggero ed ipoallergenico.
In merito invece alla tecnologia caratterizzante l’arricciacapelli, quella tradizionale adopera il calore per dare forma alle ciocche, mentre quella maggiormente avanzata, e propria degli apparecchi automatici, si serve del vapore, erogato da una mini-caldaia all’interno dell’arricciacapelli. I modelli tradizionali possono poi contemplare lo ionizzatore, cioè un dispositivo generante ioni negativi che rendono i capelli meno carichi elettricamente scongiurando l’effetto crespo.
Temperatura e funzioni
La selezione della giusta temperatura rappresenta uno dei dieci fattori decisivi nella scelta dell’arricciacapelli, perché una non consona potrebbe rovinare la propria chioma, oltre a non produrre l’effetto desiderato. Si sottolinea, sul punto, che gli apparecchi più completi prevedono un ampio range (generalmente da 120 fino a 230°C), così da garantire estrema versatilità di utilizzo, mentre altri si caratterizzano per la presenza di un’unica temperatura, ritenuta quella ideale (185°C).
Anche le funzioni hanno un loro “perché” in sede di acquisto, in quanto aumentano il comfort e la “flessibilità” d’uso del prodotto in oggetto. Citiamo, a titolo esemplificativo, l’autospegnimento e il riscaldamento veloce: con il primo l’arricciacapelli si spegne da solo dopo un periodo di inutilizzo, variabile da 30 a 60 minuti, mentre con il secondo la temperatura desiderata è raggiunta rapidamente, limitando in tal modo l’attesa per servirsi dell’apparecchio.
Sicurezza e praticità d’uso
Sicurezza e praticità d’uso si profilano come altri due importanti parametri per una scelta ottimale del proprio arricciacapelli, e sono “rappresentati” da ben precisi elementi al riguardo, sui quali soffermarsi al momento dell’acquisto.
In merito alla sicurezza, si evidenziano le punte isolate e il guanto termico, utili rispettivamente a maneggiare con più facilità il dispositivo e ad evitare di scottarsi le dita. Per quanto concerne invece il secondo aspetto, modelli di arricciacapelli forniti di pinza si rivelano di estremo aiuto specie per chi è alle prime armi, perché mantengono ferme le ciocche arrotolate sulla barra riscaldata, laddove la presenza di un display luminoso garantisce un’immediata ed agevole visualizzazione delle impostazioni.
Brand e costi
Rientrano tra i dieci fattori decisivi per la scelta dell’arricciacapelli pure il brand verso cui veicolare la scelta stessa e il costo da mettere in preventivo.
Per quel che riguarda le marche, il consiglio è quello di indirizzarsi verso nomi noti, che garantiscano qualità ed affidabilità dei prodotti, come pure assistenza in caso di qualsivoglia problematica durante l’utilizzo dell’arricciacapelli: Babyliss, Imetec Bellissima, Rowenta, Braun, sono, sul punto, alcuni validi suggerimenti.
Ampie sono le opzioni anche in fatto di prezzi, variabili, a seconda del singolo modello di riferimento e delle sue caratteristiche, da 15-20 Euro circa a cifre intorno ai 200 Euro circa. Così da rispondere alle variegate esigenze dell’utenza.